Secondo un rapporto dell'agenzia ICE rilasciato a novembre, l'industria delle costruzioni in Marocco ha generato negli ultimi 5 anni un giro d'affari di oltre 500 milioni di euro e un valore aggiunto pari a 3,2 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo del 5%. Dopo una lieve flessione nel 2013, il 2014 si è chiuso con numeri positivi.
Nel 2014 il Paese ha conosciuto una ripresa dei consumi privati (+4,9% il dato tendenziale del terzo trimestre 2014) e pubblici (+8,8%), nonché un nuovo slancio dell'export (+15%), e il PIL ha registrato un +6,8% nel terzo trimestre (contro il 2,1% medio del 2013).
Nonostante la Tunisia sia il Paese del Nord Africa che ha conosciuto un periodo di transizione post Primavera Araba relativamente tranquillo, la crescita economica del Paese ha subito un notevole rallentamento: rispetto alla media del 5% annuo del periodo pre-rivoluzione, il 2014 si è infatti chiuso con un (pur buono) +2,7%.
L'Algeria sta attraversando una situazione di relativa stabilità. Secondo la Banca Mondiale, il PIL reale, pari al 2,8% nel 2013, dovrebbe essere salito al 3% nel 2014 ed è previsto quest'anno al 3,3% con un ulteriore consolidamento al 3,5% nel biennio 2016-2017.
La ben nota grave situazione in Libia impedisce il varo di progetti o strategie di investimenti, indispensabili in un Paese che ha bisogno di costruire o ricostruire gran parte del proprio patrimonio edilizio e infrastrutturale, praticamente in ogni settore.
Dopo un 2015 ancora in terreno negativo (-0,8%) nel quale si faranno ancora sentire gli effetti dell'incerta situazione politica e della carenza di investimenti, il 2016 dovrebbe segnare il ritorno al segno più della crescita (+2,4%).