India: previsioni di crescita per l'industria delle piastrelle

Produzione ed export continueranno a crescere, nonostante le piastrelle indiane siano state fortemente penalizzate nei mercati del Golfo con la recente introduzione di dazi antidumping del 42,9%.

“La produzione indiana di piastrelle (1.145 milioni mq nel 2018, +6%) continuerà a crescere, con stime del +8% nel 2019 e del +13% nel 2020”. A dirlo è Prem Narayan Trivedi, presidente di H&R Johnson India e past president di Indian Council of Ceramic Tiles & Sanitaryware, intervenuto al convegno “The Future of Ceramics” svoltosi a Modena l’11 novembre 2019. Secondo il produttore indiano, il settore sarà favorito sia dalla recente riforma fiscale che dall’introduzione dei dazi antidumping sull’importazione di piastrelle dalla Cina; sarà però ostacolato dalla volatilità del prezzo del gas naturale, che rappresenta dal 15 al 30% dei costi di produzione, e dai trasporti sempre più onerosi.

Anche l’export dovrebbe proseguire la sua dinamica espansiva che ha portato l’India a raddoppiare i volumi in 4 anni (274 milioni mq nel 2018, +20%) divenendo il quarto maggiore Paese esportatore al mondo nel 2018 (probabilmente il terzo a fine 2019), con il 24% della produzione totale destinata ai mercati esteri. La crescita dell’export è stata in parte favorita dalla capacità di conquistare quote di mercato detenute dalla Cina nei Paesi che via via introducevano dazi antidumping sulla ceramica cinese (es. UE, Brasile, Taiwan, Cile, Vietnam, Corea). Questo è stato possibile grazie ai forti investimenti tecnologici degli ultimi 5 anni condotti nel distretto di Morbi, volti a modernizzare le fabbriche, aumentare la capacità produttiva e innalzare il livello qualitativo dei prodotti, inclusi i più innovativi come le grandi lastre, pur mantenendo costi di produzione tra i più bassi.

Tuttavia, le stesse barriere tariffarie che hanno agevolato l’India rispetto alla Cina su alcuni mercati, la penalizzeranno, di fatto escludendola, nei Paesi del Golfo (Bahrein, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi): in novembre, infatti, il Cooperation Council for the Arab States of the Gulf (CCASG) si è pronunciato a favore dell’introduzione di dazi antidumping sull’import di piastrelle da India, Cina e Spagna, fissando per l’India il dazio più alto, ossia il 42,9% contro il 24% per la Cina.

Secondo Trivedi, inoltre, è anche molto probabile che i prezzi medi delle esportazioni indiane (oggi tra i più bassi, intorno ai 3 euro/mq) tenderanno ad aumentare: nei prossimi 3-5 anni, infatti, le aziende meno strutturate del distretto di Morbi subiranno un forte aumento dei costi di produzione, dovendosi adeguare a più severe normative antinquinamento e sul lavoro, oltre che agli oneri derivanti dalla riforma fiscale.

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