Efficienza e transizione sostenibile: come si evolve il processo di finitura

BMR propone un nuovo modo di concepire il processo di finitura attraverso un’integrazione completa all’interno di una piattaforma di servizi digitale. Obiettivo: ottimizzare ogni fase, ridurre gli sprechi e garantire più efficienza in funzione di un recupero di marginalità.

L’attenzione che da sempre BMR dedica alla Ricerca&Sviluppo di soluzioni all’avanguardia per i processi di fine linea è ormai codice identificativo di una mission che vuole garantire le massime performance coniugando qualità, innovazione, automazione e sostenibilità, in nome delle più scrupolose direttive in ambito green technology. Le tecnologie BMR sono sempre di più performanti e competitive, in una sinergia tra impianti di lavorazione, macchine e accessori per un processo completo di fine linea ceramico, realizzato su misura per le specifiche esigenze di ogni azienda.

Sono questi i tratti caratteristici di BMR, che ha sviluppato tecnologie e brevetti per ogni fase del processo di finitura, grazie ad una costante attività di ricerca interna ed esterna congiunta con i più importanti produttori di superfici ceramiche a livello internazionale.

Diventa quindi di fondamentale importanza avere il controllo totale dell’intero processo produttivo e, in particolare, di quello della finitura. Per farlo, BMR propone un nuovo modo di concepirlo attraverso un’integrazione completa all’interno di una piattaforma di servizi digitale. Creando dei sistemi che permettono l’analisi oggettiva dei dati e il settaggio ottimale delle macchine, BMR mira proprio a questo: ottimizzare ogni fase, imprimere nella produzione la massima oggettività possibile per ridurre gli sprechi (evitando soprattutto la perdita di lotti di lastre per via di sbeccature, errori di trattamento e lappatura) e garantire più efficienza in funzione di un recupero di marginalità.

Proprio questa prospettiva ha ispirato i due prodotti di punta, due “must” di BMR: SuperShine Plus e Squadra Vision.

SuperShine Plus

Il definitivo passaggio dall’analogico al digitale è realtà anche per quanto riguarda la lucidatura a secco, grazie allo sviluppo di SuperShine Plus, ovvero l’evoluzione della prima SuperShine studiata oltre 10 anni fa da BMR. Partendo dai successi conquistati e acquisiti in vari mercati, SuperShine PLUS è in grado di garantire standard qualitativi e di efficienza sempre più elevati, proiettandosi ancora di più nel futuro.

Premessa doverosa: la SuperShine è stata a tutti gli effetti la prima super-lucidatrice a secco. Il suo processo di lavorazione si basa su una dinamica meccanico-fisica tra l’utensile, la superficie e il prodotto chimico applicato, e mira a esaltare la grafica digitale della piastrella e a garantire alla superficie elevata lucentezza e protezione.

Partendo da questi presupposti, l’ultima versione si caratterizza per grandi performance, attenzione all’ambiente e, soprattutto, per il fatto di essere ultraconnessa, con una condivisione dei dati costante per permettere il controllo del processo. L’inserimento sulla linea porterà all’integrazione di due funzioni: quella estetica di lucidatura, ottenuta tramite l’azione meccanica degli utensili, e quella di trattamento protettivo, conseguenza della chiusura delle porosità della superficie. SuperShine Plus è la prima e unica super lucidatrice a secco che può garantire questa doppia valenza e la digitalizzazione dell’intero processo di lucidatura e trattamento.

La nuova componente digitale permette alla macchina di utilizzare, tramite il software, le teste satellitari per effettuare la stesura di un prodotto A, ad esempio un protettivo superficiale, che, aderendo meccanicamente alla superficie trattata, chiude le porosità mediante un processo di riempimento e sigillatura. In base alle esigenze di mercato, il cliente potrebbe anche utilizzare un prodotto B per conferire alla superficie delle specifiche funzionalità.

SuperShine Plus sarà così in grado di garantire vantaggi, performance e versatilità che non potrebbero essere raggiunti con i sistemi tradizionali, e questo anche grazie a moduli che partono da 12, 16, 10+10 teste.

Collocando la nuova super lucidatrice come punto centrale del nuovo reparto di finitura, la linea nella quale sarà inserita ne sarà potenziata quindi dal punto di vista dell’efficienza e della produttività, con un abbattimento dei costi fissi di produzione e un significativo incremento della resa qualitativa della superficie ceramica, grazie alla sua capacità di rimozione di difetti da finitura come aloni, segni di avanzamento e micrograffi. Come si diceva, l’implementazione dei nuovi strumenti porta all’ottimizzazione delle risorse e all’abbattimento degli sprechi.

Squadra Vision

BMR introduce un nuovo concetto nel fine linea ceramico, che dà vita a una nuova linea di prodotti. In questo percorso, la prima macchina appartenente all’ultima gamma progettata dall’azienda è la nuova Squadra Vision.

Efficienza energetica, sostenibilità ambientale e valorizzazione della supply chain sono alcuni degli elementi innovativi della Squadra Vision di BMR per un processo sempre più oggettivo e sostenibile che si lega perfettamente al tema di “agire industriale”, ovvero ad un approccio alla produzione che presta attenzione alle risorse energetiche, preservandole e contenendo i costi attraverso il controllo operato con telecamere digitali.

Figlia diretta della classica squadratrice con telecamere, tecnologia di punta di BMR, si tratta di un impianto evoluto, estremamente automatico e ingegnerizzato che, grazie a continui upgrade tecnologici, abbraccia i concetti di Smart Factory e Industry 4.0, dimostrando molteplici vantaggi in termini di risparmio energetico, eco-sostenibilità e riduzione dei costi di produzione. I test già effettuati presso i clienti a parità di materiale, asportazione e velocità hanno mostrato come questa tecnologia con telecamere abbia un consumo delle mole inferiore del 40% rispetto a quello con tecnologie laser e affini.

Squadra Vision è una squadratrice a secco con 9 o 12 calibratori per lato, ideale per tutti i tipi di materiali e formati che superano anche i 1800x3600 mm. La nuova versione all’avanguardia con il sistema di telecamere di misurazione permette di visualizzare in tempo reale l’operazione di squadratura e determinare in questo modo anche le sbeccature. Inoltre, la combinazione tra i visori e l‘avanzamento automatico del mandrino calibratore, dotato di sistema di motorizzazione brushless e di cinghie, riesce a determinare l’esatto punto di posizionamento dell’utensile e a garantirne il lavoro in automatico tramite l’impostazione del cono di asportazione da parte dell’operatore. In questo modo, il sistema corregge la posizione di lavoro dell’utensile e ne ottimizza l’efficacia, sempre nel rispetto dei parametri impostati relativi alla dimensione ed alla produttività. In termini pratici, è possibile cambiare facilmente e rapidamente la scala di asportazione in funzione della configurazione e del tipo di utensile montato sulla macchina squadratrice.

Il sistema brevettato con telecamere BMR è l'unico applicato ad una macchina squadratrice e BMR vi ha già applicato degli upgrade.

Squadra Vision è concepita per garantire performance elevate, con considerevoli benefici in termini di rispetto dell’ambiente, di risparmio energetico, di consumo e di costo utensile. Allestita con un sistema laser in ingresso e in uscita della linea, la macchina interviene realizzando un controllo automatico puntuale di numerose funzionalità e parametri garantendo una maggiore percentuale di produzione di prima scelta e, di conseguenza, una riduzione dei costi di manodopera e di processo, rispettando l’ambiente e gli standard di ecosostenibilità.

In sintesi, le innovazioni portate dalla Squadra Vision sono:

  • nuova release del software della macchina;
  • nuovo mandrino con migliori prestazioni in grado di garantire una lavorazione a temperature più basse;
  • telecamere di nuova generazione con velocità immagine migliorata;
  • funzionalità di fermo immagine con riconoscimento delle sbeccate ed individuazione della mola che lavora in modo scorretto;
  • funzionalità “full automatic” che permette alla macchina di lavorare in totale autonomia;
  • pulizia automatica migliorata del sistema di telecamere con isolamento totale da sporco e waterproof;
  • risparmio mola (dal 25 al 40 % di consumo in meno);
  • retroazionamento della posizione dei biselli comandato da profilometri di misurazione;
  • manutenzione della macchina migliorata ed intuitiva;
  • qualità ottimizzata: meno scheggiature (o rotture), meno tempi morti, maggiore continuità di produzione, minor "spreco" di materiale durante il cambio formato;
  • controllo costante del processo: interventi di minore entità da parte dell'operatore e più focalizzati sulla risoluzione dei problemi;
  • controllo dei consumi e dei dati di produzione: tutte le informazioni relative a consumo, durata ed efficienza delle mole sono costantemente registrate e salvate;
  • l’utilizzo organico di tecnologie sempre più eco-friendly stimola l’intera catena produttiva, compresi i dipendenti e i fornitori, all’utilizzo e al rispetto di soluzioni tecnologiche green e sostenibili.

La tecnologia di BMR guarda al complesso dell’intero processo per garantire la sinergia perfetta delle linee e, dunque, la migliore resa produttiva. La capacità di controllo interno della quasi totalità delle procedure realizzative consente lo sviluppo di soluzioni sempre più customizzate, fortemente incentrate sulla digitalizzazione e sull’automazione in chiave green. In questo processo, il cliente è al centro di una visione global-oriented, con la garanzia di tutta la qualità Made in Italy.

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