Nuovo cono di ventilazione per l’essiccazione dei sanitari

Marcheluzzo ha sviluppato il nuovo cono di ventilazione stand-alone, caratterizzato da alta efficienza e consumi ridotti, una soluzione performante che applica gli stessi principi e la stessa tecnologia adottati nel settore heavy clay.

Nel campo dell’essiccazione dei sanitari, Marcheluzzo ha sempre promosso la tecnologia a lamiera forata che consente una velocità dell’aria bassa ma uniforme, garantendo un ciclo corretto con qualsiasi tipologia di pezzi anche dopo la sformatura.

La produzione di manufatti sempre più complessi ha tuttavia spinto numerose aziende ad avvalersi di impianti di pre-essiccazione dedicati, così da arrivare all’essiccatoio solo dopo ulteriori interventi sul pezzo (rimozione di supporti in poliuretano o operazioni manuali).

In questi casi, essendo terminata la contrazione, la soluzione a lamiera forata non è la più vantaggiosa in quanto è proprio la velocità dell’aria la componente determinate nella seconda parte del processo di essiccazione. Su queste premesse Marcheluzzo ha sviluppato il nuovo cono di ventilazione, ad alta efficienza e consumi ridotti, una soluzione performante che applica gli stessi principi e la stessa tecnologia adottati nel settore heavy clay, core business dell’azienda vicentina.

Flessibilità, efficienza e risparmio energetico all in one

Stand-alone Ventilating cone

Presentato con successo al recente Tecna 2022 di Rimini, il nuovo modello è denominato Stand-alone Ventilating cone proprio per la sua prerogativa di essere svincolato dalla struttura dell’essiccatoio e di poter dunque essere posizionato in qualsiasi punto e in qualsiasi momento all’interno delle celle.

Il cono installa una ventola con portata d’aria elevata, direttamente collegata a un motore interno al flusso d’aria con un’efficienza energetica Premium IE3, idoneo al funzionamento ad alta temperatura (classe di isolamento H). Il cono presenta un movimento rotatorio continuo di 360° e dispone di due bocche rettangolari e inclinabili di uscita aria omogeneamente distribuita sui carri e sui pezzi posizionati intorno.

La potenza installata è di soli 2,2 kW, a parità di aria movimentata molto più bassa rispetto a un normale ventilatore assiale o centrifugo, posizionato normalmente sopra gli essiccatoi, che assorbe in media dai 5,5 ai 7,5 kW.

I bassi assorbimenti elettrici sono dovuti sia al design del cono, curato nella sua aerodinamica, sia al percorso diretto dell’aria, senza canalizzazioni esterne con curve e cambi di sezione che in genere causano perdite.

La velocità dell’aria in uscita dalle fessure è normalmente regolata da un variatore di frequenza che garantisce una ventilazione più delicata nella prima parte di ciclo.

I coni poggiano su una struttura autoportante e vengono appoggiati a terra. A questo punto è sufficiente portare l’alimentazione elettrica attraverso un cavo e sono pronti all’uso. La flessibilità che il sistema consente è massima: è possibile aggiungere unità, spostare agevolmente i coni all’interno dell’essiccatoio per un diverso posizionamento dei carri (hanno una predisposizione per una movimentazione con transpallet), inserirli in essiccatoi già installati dove è richiesta una migliore ventilazione o sostituirli a sistemi di ventilazione esistenti ad alto consumo (revamping).

Un altro importante vantaggio riguarda la manutenzione. I coni sono infatti trasportabili all’esterno della cella e, avendo tutte le parti facilmente accessibili, consentono di effettuare agevolmente tutte le operazioni manutentive. Semplificano inoltre la configurazione dell’essiccatoio stesso in quanto sul tetto viene posizionata solamente la parte di produzione di energia termica e gestione dell’aria umida senza l’ingombro di tutte le canalizzazioni, isolamenti e punti di accesso vari.

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