Produzione e consumo mondiale di piastrelle di ceramica (2017)

  • Nel 2017 la produzione mondiale di piastrelle ha registrato una crescita debole, +2,2% a 13.552 milioni mq; stesso incremento anche per il consumo mondiale, salito a 13,3 miliardi mq.
  • In calo dell’1,4% i flussi di import-export, a 2.754 milioni mq; in forte contrazione l’export cinese.

Sarà pubblicata in ottobre la 6a edizione del volume “Produzione e consumo mondiale di piastrelle ceramiche” realizzato dall’Ufficio Studi Acimac: 260 pagine di grafici, tabelle e commenti che analizzano nel dettaglio l’andamento decennale al 2017 di industria, mercato, consumi pro-capite e flussi esportativi sia per macro-aree geografiche che per i 76 maggiori Paesi produttori, consumatori, esportatori o importatori di piastrelle.

Lo studio ci consegna una fotografia dell’industria e del mercato globali in rallentamento nel 2017, con produzione e consumo in crescita del 2,2% (rispettivamente a 13,5 e 13,3 miliardi mq) e flussi di import-export in calo per la prima volta in 9 anni a 2.754 milioni mq (-1,4%).

In Asia la produzione è salita appena dello 0,9% (9.438 milioni mq), a causa del calo dei volumi prodotti in Cina e in Indonesia, compensati dalla crescita in India, Vietnam e Iran. Più sostenuto l’aumento in Europa, che ha prodotto 1.977 milioni mq (+4,4% la produzione UE e +7,3% in Europa extra-UE), mentre è rimasto sostanzialmente stabile nel continente americano (1.436 milioni mq). Di rilievo è lo sviluppo registrato negli ultimi 2-3 anni in Africa, dove la produzione a fine 2017 era già stimata intorno ai 696 milioni: oltre a Egitto, Nigeria, Sud Africa e Paesi del Maghreb, si contano tra le new entry altri 7 Paesi dell’Africa subsahariana (Ghana, Tanzania, Angola, Sudan, Uganda, Etiopia e Kenia), con produzioni ancora limitate tra i 10 e i 30 milioni mq e prevalentemente riconducibili agli investimenti cinesi nel continente.

Il calo delle esportazioni globali è per lo più imputabile alla brusca frenata dell’export cinese (117 milioni mq in meno), solo in parte compensata dagli incrementi degli altri 5 grandi Paesi esportatori, ossia Spagna, Italia, India, Iran e Turchia. In generale, infatti, l’export dell’Asia è sceso del -4,6%, mentre sono risultati in progresso sia l’export dell’Unione Europea (+1,2%) che quello dei Paesi dell’Europa extra-UE (+12,2%). 

Leggi l’articolo completo pubblicato su Ceramic World Review 128/2018

 

Homepage image credits: ABK

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