Prime Ceramics inaugura in Nepal la nuova fabbrica progettata con Sacmi

Il nuovo player dell’industria ceramica nepalese potrà soddisfare almeno un quarto della domanda nazionale di piastrelle, oggi coperta per lo più da importazioni.

L’industria ceramica nepalese ha un nuovo protagonista. È Prime Ceramics, la società fondata da Ashish Garg e Prashant Agrawal con l’obiettivo di produrre localmente una vasta gamma di piastrelle da pavimento e rivestimento, di qualità ma a prezzi accessibili per il mercato locale. Un mercato ampio e segmentato che oggi importa piastrelle per oltre 15 miliardi di rupie nepalesi (circa €100 milioni) e che si presta naturalmente alla crescita di un forte player locale.

Lo scorso 30 giugno, a Katmandu, oltre 1.000 persone hanno partecipato ai festeggiamenti per la nascita della nuova fabbrica, studiata fin dalle primissime fasi insieme a Sacmi: un progetto totalmente greenfield, sorto su un’area di circa 70mila mq nella municipalità di Brindavan, nel sud del Paese, non lontano dal confine con l’India, strategico anche per una possibile futura esportazione.

Sin dal primo momento le nostre aziende hanno condiviso l’obiettivo, creare un progetto di qualità, con le migliori tecnologie disponibili e quindi un ottimo prodotto da portare sul mercato”, ha sottolineato Paolo Mongardi, intervenuto alla cerimonia insieme al presidente di Prime, Ashish Garg, che ha confermato la volontà di distinguere il nuovo brand “Prime. Tile with Stile” proprio per la qualità.

Fornite da Sacmi tutte le tecnologie chiave dell’impianto: dall’atomizzatore ATI, alle due presse PHC 3500 per formati fino a 60x120 cm, all’essiccatoio a 5 piani e al forno FCC 295 da 168 metri ad alta efficienza termica, completo di essiccatoio pre-forno EUC 295. Per la decorazione del prodotto, oltre alla smalteria, è stata installata la nuova DHD 908 “12 barre” per l’applicazione a umido di inchiostri ed effetti. Di fornitura Sacmi, anche le linee di scelta, movimentazione e stoccaggio e il sistema completo di filtrazione polveri e fumi.

Il nuovo impianto, con una capacità di circa 4 milioni mq, potrà soddisfare almeno un quarto della domanda nazionale, dando lavoro a oltre 300 persone.

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